Essere ingegnere è praticamente una malattia. A una donna, moglie d'ingegnere, si potrebbe chiedere: "Signora, suo marito come sta? E ancora ingegnere?". E lei potrebbe rispondere: "No, adesso sta un po' meglio".
Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista, 2005

mercoledì 7 settembre 2016

Verifica di rigidezza dell’impalcato

La verifica di rigidezza è necessaria in quanto nel modello di calcolo globale si è ipotizzato un impalcato infinitamente rigido. Infatti, per quanto esso possa essere rigido sarà soggetto ad una deformazione che comporta una variazione di spostamenti orizzontali dei telai piani rispetto a quanto previsto nel calcolo. Questa verifica non si dovranno riscontrare apprezzabili stati tensionali nelle travi e nei pilastri. Indicando con fr la massima deformazione dell’impalcato r, intesa come massimo spostamento rispetto alla sua deformata rigida, occorre confrontare la variazione di deformazione di due impalcati consecutivi con lo spostamento relativo fornito dalla risoluzione del telaio spaziale 
dove:
è la variazione di deformazione dell’impalcato r rispetto a quella inferiore

è lo spostamento relativo dell’interpiano r.


La verifica dovrebbe essere effettuata per ciascuno schema di calcolo considerando l’effettivo irrigidimento delle tamponature. E però possibile con un approccio incongruo, ma pratico e conservativo, confrontare il Δƒr ottenuto considerando uno schema limite di trave appoggiata-appoggiata soggetta ad un carico sismico uniformemente distribuito Pr, con la deformazione fr che può essere così calcolata:
Dove si tiene conto anche della deformazione prodotta dal taglio,  infatti χ indica il fattore di taglio della sezione resistente costituita dalla soletta di area A e momento di inerzia I nel piano orizzontale.